venerdì 19 dicembre 2008

Preghierina piccola piccola

"Ciao,

certo tu mi conoscerai bene di gia', io invece non ti conosco per niente ma in questi ultimi giorni ho sentito molto spesso ripetere il tuo nome. Ti chiedo scusa se ancora non so usare bene le parole, ma per me e' ancora presto per imparare; pero' provo a raccogliere lo stesso quelle che mi vengono dal cuore e ti scrivo questa preghierina piccola piccola, perche' piccolo son io.
Gesu' mio io sono Andrea e sono il terzo di tre gemelli nati soltanto cinque giorni fa. Mia mamma e mio papa' hanno sofferto tanto per averci, sofferto perche' la cicogna non voleva arrivare a casa nostra: papa' era pigro ho sentito dire. Alla fine poi sono andati da un dottore che ha aiutato mia mamma e la cicogna e' arrivata...Pero' stavolta ne ha portati tre. Te ne rendi conto Gesu'? Da che niente a che mia mamma ha avuto tre bei bambini! Cosi' mia mamma e mio papa' sono stati contenti: dopo tante lacrime, dopo tante notti senza dormire, finalmente ci hanno potuto abbracciare...e menomale che mio papa' ha le braccia grandi, cosi' ha potuto abbracciarci tutti e tre assieme in una volta sola.
L'altro giorno pero' Gesu' e' successa qualcosa. Ho sentito mio padre gridare, piangere...ma noi stiamo bene, siamo qui, mangiamo, piangiamo e dormiamo...non penso mio papa' gridava per noi.
Ho sentito mio papa' gridare forte Elena, il nome di mia mamma...l'ha gridato piu' volte...Elena, Elena, Eleeenaaaa. Mia mamma, Gesu', stranamente non ha risposto e mio papa' sembrava che si arrabbiava ancora di piu'! Perche' la mamma fa cosi' adesso Gesu'? Ho sentito dire al dottore che adesso lei non puo' rispondere perche' sta dormendo; ischemia l'ha chiamato il sonno di mia mamma...cosi' mi pare: ischemia. Io non so cos'e', ma mia mamma ancora non si sveglia. Siccome sento sempre papa' piangere Gesu'...io ti chiedo di far svegliare mamma....eheh...noi siamo tre e non so se papa' ce la fa a badare a tutti noi...siam tanti noi e quando piangiamo tutti assieme tu lo sai bene che e' difficile non confondersi. Allora Gesu' mio ti chiedo di far riaprire gli occhi a mia mamma, anche perche' e' strano no? che dopo aver tanto sofferto e tanto pianto, una volta che noi siamo qui, e' strano addormentarsi proprio adesso...non lo credi anche tu Gesu'?
Adesso ti saluto perche' i miei occhietti mi si stanno chiudendo da soli...pensa a noi Gesu', pensa alla mia mamma e al mio papa'...lo so che non ci abbandonerai mai....buonanotte Gesu'...il tuo Andrea."

A te che stai lottando con la morte dopo aver dato la vita vittima di questa sorte beffarda. Che Dio conceda alla tua famiglia cio' che per adesso, per un motivo o per un altro, sembra intenzionato a toglierti.

Enzo.

giovedì 13 novembre 2008

Per la serie amarcord: Sanford & son


Chi li ricorda? Il vecchio Fred e suo figlio Lamont? Quelli di "Sanford and son"? Io ero piccolino quando impazzavano in TV e rivederli mi fa venire il magone. Purtroppo dei personaggi della serie solo Demon Wilson (Lamont) e Gregory Sierra (Julio) sono ancora in vita. Se volete sapere qualcosa in piu' su questa sitcom cliccate su questo link: http://it.wikipedia.org/wiki/Sanford_and_son.
Se volete risentire la sigla su quest'altro: http://it.youtube.com/watch?v=Klixk5GgVMA&watch_response.

venerdì 7 novembre 2008

I nuovi eroi

chi sono i nuovi eroi? e' da molto che ci penso...chi sono almeno quelli moderni? quelli dei giorni nostri? Non piu' superman o spiderman ma uomini e donne comuni; chi si arrabatta per sopravvivere, chi stringe la cinghia per arrivare a fine mese. Se avete sentito la canzone di Caparezza, "Eroe (storia di Luigi delle Bicocche) ricorderete che dice: "sono un eroe, perché lotto tutte le ore. Sono un eroe perché combatto per la pensione
Sono un eroe perché proteggo i miei cari dalle mani dei sicari dei cravattari
Sono un eroe perché sopravvivo al mestiere. Sono un eroe straordinario tutte le sere
Sono un eroe e te lo faccio vedere. Ti mostrerò cosa so fare col mio super potere". Ed e' cosi'. Osanniamo allora questi nuovi eroi, rispettiamoli ed aprezziamoli, perche' l'eroismo sta anche nei piccoli gesti della vita di tutti i giorni...basta saperlo capire...e saperlo apprezzare. meditate gente...meditate...


sabato 2 agosto 2008

L'uomo semplice...


La canzone e' del 1973. Ed e' una bellissima canzone rock blue's...il southern rock dei Lynyrd Skynyrd. E' una cantata blue's, per cui molti sentimenti e messaggi utili. E allora adesso in silenzio ascoltate la canzone, leggete il testo e meditate...

La canzone che fu...

Superman dei Five for fighting

I can't stand to fly
I'm not that naive
I'm just out to find
The better part of me

I'm more than a bird
I'm more than a plane
More than some pretty face beside a train
And it's not easy to be me

Wish that I could cry
Fall upon my knees
Find a way to lie
'Bout a home I'll never see

It might sound absurd
But don't be naive
Even heroes have the right to bleed
I may be disturbed
But won't you concede
Even heroes have the right to dream
It's not easy to be me

Up, up and away, away from me
Well, it's alright
You can all sleep sound tonight
I'm not crazy or anything

I can't stand to fly
I'm not that naive
Men weren't meant to ride
With clouds between their knees

I'm only a man in a silly red sheet
Digging for kryptonite on this one way street
Only a man in a funny red sheet
Looking for special things inside of me, INSIDE OF ME, YEAH,
INSIDE OF ME,
INSIDE OF ME,
INSIDE OF ME,

I'M ONLY A MAN IN A FUNNY RED SHEET
I'M ONLY A MAN LOOKING FOR A DREAM
I'M ONLY A MAN IN A FUNNY RED SHEET
AND IT'S NOT EASY

It's not easy to be me

Superman

Non posso sempre volare
Non sono così ingenuo
Sto solo cercando di trovare
la parte migliore di me

Sono più di un uccello...
sono più di un aereoplano...
Più di qualche bella faccia accanto ad un treno
Non è facile essere me

Vorrei poter piangere
Cadere sulle mie ginocchia
trovare un modo per stare
in una casa che mai vedrò

Può sembrare assurdo...
ma non essere è da ingenui...
Anche gli eroi hanno il diritto di sanguinare
Potrei anche essere pazzo...
ma ammetterai che
anche gli eroi hanno il diritto di sognare
non è facile essere me

Su, su e via... via da me
va tutto bene...
potete tutti dormire profondamente stanotte
Non sono pazzo o cose del genere

Non posso sempre volare
Non sono così ingenuo
Gli uomini non sono stati creati per vivere
con le ginocchia fra le nuvole

Sono solo un uomo dentro
in una stupida tuta rossa
scavando per la Criptonite in questa via a senso unico
solo un uomo in una divertente tuta rossa
Cercando qualcosa di speciale dentro di me

Non è facile essere me.

giovedì 3 luglio 2008

Per la serie: curiositatita'


Il gesto dell'ombrello

Da dove nasce? Qual e' la sua origine? Chi ne sa di piu'?
Io ho trovato che i Romani, ai prigionieri di guerra tagliavano il dito medio, perchè serviva per tirare le frecce, e chi ancora lo aveva lo mostrava ai nemici per fargli capire che era un bravo guerriero e non lo avevano mai catturato facendo proprio tale gesto.
Se doveste saperne di piu' siete pregati di rendermi partecipe del vostro sapere....un bel gesto dell'ombrello anche a voi....

Superman dei Five for fighting


Scusate per la lunga assenza, ma altre cose mi hanno tenuto lontano dal mio blog. Adesso, tuttavia, e' arrivato il momento di ripartire e l voglio fare con una canzone che a me piace moltissimo. E' una riflessione introspettiva fatta da uno dei supereroi piu' famosi: Superman. Egli, a differenza di ognuno di noi, dice che e' difficile essere lui. Che e' difficile essere un eroe. Che e' stanco di vivere sempre con le ginocchia tra le nuvole. E' stanco anche perche' la gente ha, nei suoi confronti, delle grandi pretese, e lui non puo' prendersi nemmeno una pausa per amare un pochettino. Beh...sinceramente io vorrei tanto essere Superman. Avere la sua fantastica vista. Avete mai pensato cosa si riesce a vedere con i suoi raggi X? Pensateci...pensateci ed intanto ascoltate la canzone...

venerdì 11 aprile 2008

Per la serie "costume e societa'"...


I Venditori di Fumo.

Chi sono? Cosa cercano? Come agiscono? Domande lecite queste, specialmente se non si conoscono i soggetti. I venditori di fumo sono degli elementi subdoli. Sono quelli che creano il fumo e lo vendono. E quando non ci riescono, lo gettano negli occhi. Sono quelli che dicono: "io? maaaai!". Quelli che dicono: "quella ragazza non mi piace!" e se la sognano poi la notte. Quelli che fanno tutti i fighetti e te li ritrovi a chieder l'elemosina fuori la chiesa. Son quelli che si vantano di avere i figli primi della classe, quando i figli hanno avuto piu' rapporti di Rocco Siffredi. Quelli che girano in Mercedes e rubano la corrente elettrica al condominio perche' non possono pagare la bolletta. Avete capito chi sono i venditori di fumo? Allora sappiateli riconoscere: diffidate sempre di cio' che vi dice la gente, specialmente quando questa gente gira sempre vestita per bene e non sa nemmeno chi e' Valentino.

mercoledì 2 aprile 2008

Heroes di David Bowie


Questa e' una bellissima canzone inclusa nell'album omonimo del 1977. Una canzone d'amore struggente e malinconica. E' il grido disperato di un innamorato che implora la sua donna di non andarsene, perché "we can be heroes, just for one day"; ma al tempo stesso è consapevole che
quell'amore finirà nello stesso momento in cui sarà vissuto ("though nothing will keep us together..."). Lo sfondo è il Muro di Berlino, ostacolo tra i due amanti e monumento
all'Europa disgregata dalla Guerra Fredda. Lasciatevi allora trasportare dalle parole e dalla musica di questa canzone, porpio come ho fatto io.

martedì 25 marzo 2008

Il gioco del diavolo


Il mese scorso, parlando della canzone degli Stones "simpathy for the devil", ho evidenziato come la cosa che fa di piu' impazzire gli uomini e' proprio il gioco che il diavolo fa con noi. Bene, ieri una cosa mi ha fatto riflettere su questo. Secondo voi quale gioco e di chi ha giudato le mani di Radu Bogdanu che, giorno 23, guidava completamente ubriaco, senza patente e contromano in una strada di Settimo Torinese? Ed il gioco di chi, dopo lo scontro frontale, ha fatto in modo che l'assassino ne uscisse solo con il setto nasale fratturato, mentre le vittime, che guidavano per i fatti loro per tornare a casa, subissero il danno piu' grave? Quale gioco e di chi ha fatto morire sul colpo Maria Romano di 52 anni? E ha fatto finire suo marito in ospedale gravemente ferito? Il gioco di chi?

venerdì 21 marzo 2008

La festa dei papa'


La festa dei papa' non e' il 19 Marzo. La festa dei papa' e' ogni giorno, quando tornando a casa incontrano il sorriso dei propri figli. Quando hanno la possibilita' di stringere e farsi cingere da quelle piccole braccia. La festa dei papa' sta nella speranza che per loro ci sara' un posto migliore. Sta nella voglia di credere che i propri figli siano, un domani, delle persone migliori. La festa dei papa' sta nel desiderare a tutti i costi che i figli non assomiglino a loro, perche' significherebbe essere cio' che essi non sono diventati e che avrebbero voluto essere. La festa dei papa sta nel guardare da lontano, con disinvoltura, i passi che i bambini fanno e ridere dei loro errori. La festa di tuo padre, figlia mia, sta in questo : nel credere che ,in futuro, tu possa dirmi: sei stato un buon padre, perche' io sono una buona madre. Auguri a te bimba mia, perche' la gioia che ogni giorno mi dai e' il regalo piu' bello che io possa mai farti.

Tuo papa'.

martedì 4 marzo 2008

La poesia del mese

Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d'orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.

Nelle crepe dei suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch'ora si rompono ed ora s'intrecciano
a sommo di minuscole biche.

Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.

E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com'è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.

E. Montale

sabato 1 marzo 2008

Il tributo del mese: Tracy Chapman


Andavo ancora alle medie quando, nel 1988, tutte le radio trasmettevano una canzone: talking about a revolution. La cantava Tracy Chapman, la ragazza con la chitarra, con la sua voce pacata e profonda. Il suo omonimo album di esordio vendette circa dieci milioni di copie solo in America ma fu un successo a livello mondiale. Molti ricordi si legano a questa canzone. Piu' che altro si legano ad essa la spensieratezza e l'incoscienza dell'adolescenza. Quello fu uno dei miei primi 33 giri, dono di mio cugino; adesso con lui non ci parliamo quasi piu' ma il 33 giri ancora resta e regala sempre emozioni ogni volta che lo ascolto. La canzone parla di un disagio sociale, cosa che si trova in molte canzoni di Tracy Chapman, e parla di rivoluzione. E dice che la povera gente si ribellera', che avra' la sua rivincita. Utopia? Forse si, perche' di quella rivoluzione attesa dalla Chapman non s'e' vista nemmeno l'ombra...secondo voi...la povera gente...avra' prima o poi la propria rivincita?

venerdì 15 febbraio 2008

Un po' di informazione...e disinformazione


Le scie chimiche.

Cosa sono? Chi le conosce? Chi ne ha mai sentito parlare? Si dice che siano delle scie lasciate da alcuni aerei di sostanza chimiche (sali di alluminio tipo) grazie alle quali l'uomo controllerebbe il clima. Cioe', potrebbe far piovere oppure no a proprio piacimento. Chi ne sa di piu'? Chi ha avuto esperienze personali con queste scie chimiche? Chi potrebbe aiutarmi? Consultate intanto il sito http://www.sciechimiche.org per saperne un po' di piu'.

Come eravamo...e come siamo adesso...mannaggia!


La rimpatriata della 5a A Chimici anno 1993/94

C'e' una canzone di E. Ramazzotti, "Cara prof", che parla malinconicamente degli anni passati a scuola e dei sogni per il futuro che ognuno di noi ha in quel periodo. C'e' una bellissima frase nella canzone che dice:"cos'e' rimasto di quegli anni chi lo sa, del nostro grande futuro, talmente grande da inghiottirci tutti cosi': un attimo prima dell'ultima ora" ed ancora (rivolgendosi alla prof):"tutti quei miei compagni sparsi come gli appunti di una vita e a chi non sa come spiegarsi, dimmi che voto adesso tu gli dai?". Beh! A me capita spesso di pensare a quegli anni. E mi diverte sempre scoprirmi ammaliato e legato a tutto cio' che e' stato. Cosa rimane di quegli anni? Un dolce ricordo, dolce e caldo. Com'erano belli quegli anni: spensierati, distratti, svogliati. Le ragazze, quella che ti sarebbe piaciuto fosse stata la tua ragazza ed i sogni, le illusioni, per cio' che ci avrebbe aspettato dopo la scuola, dopo il suono dell'ultima ora. Con il 90% dei miei compagni di classe non avevo piu' rapporti ed e' stato favoloso quando un giorno ricevetti la chiamata di una di loro che mi invitava ad una rimpatriata della classe dell'anno del diploma. Accettai immediatamente ed andai con la mia famiglia. E la gioia di ritrovarsi tutti (o quasi) assieme dopo ben 13 anni e' stata immensa e contagiosa. La cosa che piu' mi coinvolse fu il gioco spontaneo che fece la mia testa nel rivederli tutti. Quel gioco che ti riporta indietro con gli anni e che ti mette, una accanto all'altra, l'immagine che conservavi del compagno con quella che vidi quel giorno.
Molti di noi erano diversi: chi con qualche chilo in piu' quando prima era un manico di scopa, chi prima sembrava una bambina ed invece adesso sembrava una dama inglese. Chi era sexy quando invece una volta non aveva nessuna carica erotica. Poi c'era chi fa, come me, un mestiere totalmente diverso da cio' che si e' studiato; c'era chi aveva famiglia, chi ancora no e chi aveva divorziato. Chi di noi ha realizzato i sogni di allora? Non lo so, ma e' stato bello ritrovarsi come siamo oggi nel ricordo di come eravano una volta. Ci siam divertiti quella sera ed il colpo di scena fu rappresentato da una videocassetta che fece il suo ingresso in mezzo alla serata. La videocassetta conteneva le scene della cena di fine anno del 1994 e nello stupore ed ilarita' di tutti, ci si diverti' un mondo a rivederci a 18-19 anni. Come passa il tempo...uno non se ne accorge nemmeno, l'immagine di un nuovo giorno si sovrappone a quella precedente e si perde il contatto con come si era una volta. E' stato stupendo incontrarsi nuovamente e con questo voglio salutare il 1994 e tutti i miei vecchi compagni di classe con i quali divisi brutti e magici momenti. Ciao a tutti ragazzi, alla prossima...perche' no tra altri 13 anni?

lunedì 4 febbraio 2008

La poesia del mese

Il tifoso ed il pallone

Il tifoso e il pallone,

sono uniti da un sogno.

Tra il tifoso e il pallone,

ho sempre saputo,

c’e’ soltanto passione.

Ma allora,amico mio,

spiegami perche’

oggi muoio ammazzato?

Ucciso da un proiettile

o dallo Stato?

E loro li seduti nel loro salotto,

parlano di me

e di come e’ successo!

Ma che ne sanno loro?

Son io che muoio adesso!

Ma sotto sto cielo velato,

amico mio,

penso ad una cosa,

una sola che mi consola:

che a vendicarmi

ci pensera’ il mio Stato!

Ti prego pero’,

dillo al prossimo

che cadra’ a terra ammazzato.

Tra il tifoso e il pallone...


A Gabriele Sandri, ucciso per errore in un'area di sosta sull'A1, nei pressi di Arezzo. Gabriele voleva soltanto andare a vedere la Lazio, a Milano, contro l'Inter.

il tributo del mese: i rolling stones


Sympathy for the Devil (comprensione per il demonio).

La canzone e' la traccia iniziale dell'album "Beggars Banquet" uscito nel 1968. "Permettete che mi presenti, sono un uomo ricco e di gusto..." Chi parla non e' un innamorato che piange per il suo amore andato per sempre e neppure un uomo che ragiona sui perche' della vita. Chi parla, e lo fa in prima persona, e' Belzebu', il Diavolo. E parla per mezzo di Mick Jagger, che lo fa in modo veemente. La canzone e' annoverata al 32simo posto nella lista delle 500 migliori canzoni secondo il Rolling Stone. La canzone rompe gli schemi di come si scrivevano le canzoni all'epoca. Il Diavolo in persona a parlare: nessuno lo aveva mai fatto. Per questo i Rolling Stones furono accusati di satanismo (lo erano anche prima ma con questa canzone ogni dubbio fu fugato). Ma secondo una diversa interpretazione, il demone era l'uomo. Infatti esso si nascondeva in un uomo "ricco e di buon gusto": una macigno scagliato proprio contro i perbenisti ed i ben pensanti. Il Demone ha messo il suo zampino in ogni fatto storico tragico. Ma anche l'uomo mise il suo zampino in quegli avvenimenti e gli Stones danno pure un duro avvertimento di cio'( se noi non rispettassimo il Diavolo vedremmo la nostra anima in suo possesso) . Se leggete bene il testo capirete come il demonio si nasconda dentro ognuno di noi , perche', come "ogni polizziotto e' criminale", ognuno di noi porta un po' la coda.
Il ritmo e' tribale in una canzone che parte lentamente e va salendo di intensita', dove Mick Jagger urla a tutti le parole di Belzebu'.


giovedì 31 gennaio 2008

Per la serie:le piu' belle favole piu' belle


La bella favola di Oskar Schindler

Oskar Schindler (Svitavy, 28 aprile 1908Hildesheim, 9 ottobre 1974) è stato un imprenditore ceco, famoso per aver salvato, durante la Seconda Guerra mondiale, circa 1.100 ebrei dalla Shoah, con il pretesto di impiegarli come personale necessario allo sforzo bellico presso la sua fabbrica di oggetti smaltati, la D.E.F. (Deutsche Emaillewaren-Fabrik), sita in via Lipowa n. 4, nel distretto industriale di Zablocie, a Cracovia.

Questa storia è pervenuta a noi grazie a un evento casuale: Thomas Keneally entrò per la prima volta nel negozio di Leopold Pfefferberg (Poldek). Quest'ultimo, grande amico di Oskar, raccontò la sua storia a Keneally il quale ne fu colpito e, stabiliti contatti con gli altri Schindlerjuden (gli ebrei di Schindler), scrisse il romanzo "La lista di Schindler" da cui, successivamente, è stato tratto il film Schindler's List (1993), diretto da Steven Spielberg.

Alla fine della guerra Schindler riuscì ad emigrare in Argentina. Qui fece bancarotta e ritornò in Germania nel 1958 per intraprendere una serie di avventure imprenditoriali senza successo. Nel 1961, in occasione della sua prima visita in Israele, ricevette l'entusiastica accoglienza di 220 sopravvissuti. Da allora visse tra Israele e la Germania, dove morì a Hildesheim il 9 ottobre 1974. Dopo la sua morte, il corpo fu trasferito in Israele, nel cimitero protestante di Gerusalemme.

Il film, volutamente montato in bianco e nero, mostra con crudezza le scene terribili di omicidi gratuiti di quegli anni. Solo alcune cose avevano un colore: il cappottino di una bimba ebrea che cerca di mettersi in salvo (ma il cadavere della quale finisce poi per esser bruciato assieme agli altri) e le piccole fiamme delle candele (fiamme di speranza). Schindler alla fine, prima di scappare in Argentina, alla fine della guerra, si rammarica di non aver potuto salvare altre vite. E li il suo compagno nel lavoro ed amico Itzhak Stern gli dice: "chi salva una sola anima, salva il mondo intero"...Molto emozionante anche quando alla fine del film alcuni superstiti degli ebrei di Schindler riemergono da quegli anni ai giorni nostri omaggiando la tomba del loro benefattore.

Per la serie:le piu' belle favole piu' belle (special edition- 2nda parte)


L'impresa del Catania (parte in seconda).

Ma guardate un po'! Ancora! Ma allora c'hanno preso gusto!? Non son cose che si fanno queste! Dove vogliamo arrivare? Torniamo nell'ovile buoni buoni senza dare disturbo a nessuno. Una squadra come questa, costruita con criterio e sudore, non puo' battere anche quest'altro traguardo storico: LA SEMIFINALE DI COPPA ITALIA. Abbiamo gia' dato fastidio al Milan, poi all'Udinese e adesso? Alla Roma. Beh...possiamo fermarci adesso...non diamo fastidio piu' a nessuno per favore. La cosa piu' bella vista ieri e' stata la voglia di giocare e l'attaccamento alla maglia. Niente a che vedere coi mercenari che affollano il nostro calcio. Complimenti ancora ai ragazzi. Son contento di tifare per questa squadra...a prescindere dal risultato ovviamente. Grazie ancoraaaa.

lunedì 21 gennaio 2008

Udite Uditeee!!


Cuffaro condannato a 5 anni!!!


Ma come si faa? Come si faa? Un'altra avvilente, deprimente e farsesca storia italiana. Il Presidente della Regione Sicilia, Salvatore Cuffaro, e' stato condannato a 5 anni di reclusione per "aver favoreggiato semplicemente", ma non favorito la Mafia". Scusate: ma che vuol dire? Se uno favoreggia, favoreggia e basta: non e' che favoreggia semplicemente o difficilmente! Non sono un forense, ma solo un cretino cittadino che fa il suo dovere: paga le tasse e desidera un paese migliore dove veder crescere in modo sano figli e nipoti! Percio' tutte ste cose mi fanno venir il voltastomaco. Solo una cosa mi viene in mente per adesso, una parola: conato. Il sig. Cuffaro oggi ha ripreso la sua normale attivita' nonostante fosse stato interdetto all'attivita' di pubblico impiego. Vi rendete conto? Uno condannato a non esercitare piu', va tranquillamente a lavorareee! A me se un cliente mi dicesse "tu non sei cosa", io avrei finito di lavoraree!! Baaaastaaa!! Non se ne puo' piu'! In un latro paese, un paese civile, con soltanto il dubbio di un'implicazione in fatti di mafia o favoreggiamento, il sig. Cuffaro, o chi per lui, avrebbe dovuto smettere di fare il politicante!! Ma in questo paese, dove implicati in questa vicenda c'erano: un maresciallo dei ROS, assessore comunale alla sanita', radiologo, etc. etc. tutto resta cosi': invariato e bello, come se non fosse successo niente. Ma la cosa peggiore e' che la gente vota, va a votare e per di piu' vota questa gente (Cuffaro fu rieletto durante la sua implicazione in favoreggiamento)! E allora sapete che vi dico? Che siamo solo un popolo di pecoroni! Io ho smesso di votare! Fatelo anche voi!

venerdì 18 gennaio 2008

Per la serie: pensiero stupendo


Qual è il poliziotto più sfortunato? Quello che muore al posto di blocco. E quello più fortunato? Blocco!

giovedì 17 gennaio 2008

Per la serie:le piu' belle favole piu' belle (special edition)


L'impresa del Catania.

E chi lo avrebbe mai detto? Chi ci avrebbe scommesso su? Ieri il Catania (piccola squadra di una grande citta') ha mandato al diavolo il Milan! Non e' forse questa una bella favola? C'erano di fronte Davide e Golia. Una squadretta costruita pian piano, con sforzi e senza pretese ed uno squadrone in cui militano gran parte dei senatori del calcio di casa nostra (per non parlare dei campioni del mondo 2006). Il potere dei palazzi contro gli operai del calcio, quello buono, quello sano. Grazie al loco Vargas che ieri ha uscito dal cilindro una prodezza da album Panini. Grazie al nostro presidente Pulvirenti che con molta umilta' si gode questi momenti e non va girando tra i vari salotti del calcio della TV dove vanno solo quelli che contano, solo i potenti, solo i ricchi.
Grazie a questo Catania che ha raggiunto il suo traguardo storico, sperando che non sia l'ultimo.
Ed intanto mi godo questo momento alla faccia del Milan, della Juve e di tutta l'aristocrazia del calcio italianooooo!!! E vaaaaaaaaaaaaaaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!

mercoledì 16 gennaio 2008

Per la serie: le piu' belle favole piu' belle


La Danimarca agli Europei di calcio del 1992:

dal sito http://www.korazym.org.

Quelli che sembrano dei veri e propri miracoli non accadono solo nelle sfide fra formazioni di quartiere o fra dilettanti allo sbaraglio: talvolta accadono anche nel grande calcio, quello che conta, tecnicamente ed economicamente. Se poi si concentrano due, tre, quattro “miracoli” in un breve lasso di tempo può materializzarsi l’impresa epica, fenomenale ed irripetibile. Un sogno ad occhi aperti: quello di chi, partito solo per una degna partecipazione, trionfa sul gradino più alto. Tre edizioni fa gli Europei di calcio furono teatro proprio di una di quelle storie a lieto fine che accadono una sola volta nella vita. Protagonista assoluta una squadra che non ha mai avuto un posto particolarmente dorato nella storia calcistica europea: la Danimarca.

A quegli Europei, svoltisi in Svezia nel 1992, la Danimarca non si era neppure qualificata. Lo aveva fatto però la Jugoslavia, estromessa per decisione politica in seguito ai tragici avvenimenti che infiammavano, in quegli stessi giorni, il paese che fu del generale Tito. I danesi furono chiamati dunque a sostituire i colleghi balcanici: qualcuno a Copenaghen la prese pure male, dovendo rinunciare a delle vacanze già inziate…

Squadra di riserva, dunque, la Danimarca giunge a Stoccolma con l’etichetta di “Cenerentola” del torneo. E’ la squadra materasso, destinata ad una brevissima comparsa: quasi uno sparring partner, un avversario da allenamento. L’unico giocatore che avrebbe potuto alzare il suo tasso tecnico, quel Michael Laudrup fresco vincitore della Coppa dei Campioni con la maglia del Barcellona, non è a disposizione. Gli occhi di tutti sono puntati sulla straordinaria Olanda di Gullit, Bergkamp, Rijkaard; la Francia è allenata da Michel Platini ma più di qualcuno punta sulla vittoria finale della Germania. E l’Italia? L’Italia non c’è, eliminata durante le qualificazioni.

L’esordio danese contro l’Inghilterra si conclude a reti bianche. Uno 0-0 che si commenta con la scarsa capacità offensiva dei bianchi, incapaci di bucare la debole difesa danese. Esattamente ciò che invece riuscirà a fare (e siamo alla seconda gara) la Svezia di Brolin. Con la sconfitta rimediata dai padroni di casa la Danimarca, guidata da Moeller – Nielsen, si incammina verso l’ovvia eliminazione. A meno di un risultato a sorpresa. Che inaspettatamente arriva. Vittoria per 2-1 sulla Francia e semifinale assicurata.

Per i danesi, convinti di tornare subito a casa, l’accesso fra le quattro più forti d’Europa è già una vittoria sensazionale. Ragionevolmente, non si potrebbe sperare di meglio. Nella gara che vale la finale è l’Olanda campione in carica ad opporsi ai fieri giocatori in maglia biancorossa. La gara è combattuta e si conclude in parità: 2-2. I supplementari non rompono l’equilibrio ed occorre arrivare fino ai calci di rigore. Una roulette dove tutto può accadere. E accade che sono i danesi a prevalere. Un mese fa neanche dovevano partecipare, oggi sono in finale.

Contro la squadra di Berti Vogts la Danimarca può contare sul tifo di tutta Europa, tedeschi esclusi. La favola di una formazione simpatica e divertente come quella danese contagia il continente, che alla “solita” vittoria tedesca preferisce la novità assoluta. Dall’altra parte c’è però gente come Mattheus, Klinsmann, Brehme, Kohler, Haessler, Effemberg, Sammer, Riedle: grandi campioni assai conosciuti dal pubblico italiano, campioni del mondo in carica. L’ultimo miracolo, il più importante, sembra davvero impossibile.

E invece succede. La gara finisce 2-0, risultato netto, con le reti di Jensen e Vilfort. E’ il tripudio di un paese calcisticamente modesto e una gioia per l’intero movimento calcistico, che vede nel prodigio appena realizzatosi il segnale che questo sport sa ancora essere sorprendente.

Una vittoria conquistata per merito dei voli del portiere Schmeichel, delle fiammate di Brian Laudrup, il fratellino del più celebre Michael, delle corse di Povlsen, l’attaccante dai trascorsi italici, dai gol di Henrik Larsen, che il Pisa aveva trattato fino a un mese prima come uno scarto di scarso valore. E poi il carattere di Kim Vilfort, l’autore del secondo goal, quello della sicurezza, nella finale con la Germania: la figlia di otto anni, malata di leucemia, è ricoverata in ospedale proprio nel mezzo del campionato europeo. Vilfort fa la spola fra la Svezia e la Danimarca, per assistere la piccola e non lasciare il suo impegno con la nazionale.
L’ultimo goal, quasi un sigillo, è proprio il suo.


giovedì 10 gennaio 2008

Il riscatto di noi tutti siciliani!!!

DAL SITO "http://www.petitiononline.com/nomafia/":

Quanto e' costato in termini di immagine, di ostacolo allo sviluppo economico e anche in termini di sofferenze morali il condizionamento criminale in Sicilia? Il CENSIS nel 2003 ha quantificato gli effetti, per le imprese meridionali, in 7,5 miliardi di euro l'anno negli ultimi 20 anni. Senza la presenza parassitaria di Cosa Nostra e delle sue contiguita' politiche ed economiche, ci sarebbero in Sicilia un maggiore benessere civile e materiale, maggiori occasioni di lavoro e di indipendenza economica, premessa di un voto democratico libero. Se tanta violenza e' motivata dalla brama di arricchimento e di potere, colpire questo arricchimento e' la madre di tutte le battaglie e come tale va affrontata con il supporto di societa' di investigazione finanziaria per scovare i patrimoni nascosti. Questa petizione nasce li dove e' nato il problema per esportare, questa volta, la soluzione con un appello rivolto a tutti gli italiani, siciliani e non.

ANDIAMO TUTTI E FIRMIAMOOOOOOO!!!!


giovedì 3 gennaio 2008

La poesia del mese


Lasciami sciolte le mani e il cuore,
lasciami libero.
Lascia che le mie dita percorrano
i sentieri del tuo corpo.
La passione - sangue, fuoco, baci -
mi incendia a fiamme tremanti.
Ah, tu non sai che cos‘è questo!
È la furia dei miei sensi che piega la foresta
sensibile dei nervi.
È la carne che grida con parole ardenti!
È l‘incendio!
E tu sei qui, donna, come un tronco intatto
ora che va via tutta la mia vita in cenere
verso il tuo corpo pieno, come la notte, di stelle.

Lasciami libere le mani e il cuore,
lasciami libero!
Semplicemente ti desidero, io solo te desidero!
Non è amore, è desiderio che brucia e si estingue,
è precipitare di furie,
avvicinamento dell‘impossibile,
ma tu ci sei, ci sei per darmi tutto,
e per darmi ciò che hai nascesti
come io per raccoglierti,
e desiderarti,
e riceverti.

P. Neruda