sabato 1 marzo 2008

Il tributo del mese: Tracy Chapman


Andavo ancora alle medie quando, nel 1988, tutte le radio trasmettevano una canzone: talking about a revolution. La cantava Tracy Chapman, la ragazza con la chitarra, con la sua voce pacata e profonda. Il suo omonimo album di esordio vendette circa dieci milioni di copie solo in America ma fu un successo a livello mondiale. Molti ricordi si legano a questa canzone. Piu' che altro si legano ad essa la spensieratezza e l'incoscienza dell'adolescenza. Quello fu uno dei miei primi 33 giri, dono di mio cugino; adesso con lui non ci parliamo quasi piu' ma il 33 giri ancora resta e regala sempre emozioni ogni volta che lo ascolto. La canzone parla di un disagio sociale, cosa che si trova in molte canzoni di Tracy Chapman, e parla di rivoluzione. E dice che la povera gente si ribellera', che avra' la sua rivincita. Utopia? Forse si, perche' di quella rivoluzione attesa dalla Chapman non s'e' vista nemmeno l'ombra...secondo voi...la povera gente...avra' prima o poi la propria rivincita?

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