martedì 4 marzo 2008

La poesia del mese

Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d'orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.

Nelle crepe dei suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch'ora si rompono ed ora s'intrecciano
a sommo di minuscole biche.

Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.

E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com'è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.

E. Montale

1 commento:

Anonimo ha detto...

lo sai che me lo ricordo quel disco... credo me lo portasti anche su cassetta....

ma com'è che quando apro il tuo blog mi s'impalla il pc??

buona pasqua a te e famiglia, ie ppoi m'ha diri quannu mi veni a fari na m'provvisata!!!