sabato 22 dicembre 2007

Auguri di buone feste a tuuuttiiii


Finalmente ci siamo!! In alto i calici!!! Si brindaaa!!! Siamo arrivati pian piano, con sacrifici e sforzi, alla fine di questo 2007. Beh, a cosa dobbiamo brindare? Alle nuove nascite, nella speranza che il loro mondo sia migliore del nostro; agli innamorati, che grazie al loro sentimento non si rendono conto di cio' che stanno per fare; alla povera gente che non puo' brindare, immaginate che quest'anno ho visto un sacco di babbo natale un po' "gracilini" diciamo (anche babbo natale di questi tempi ha stretto un po' la cinghia!). E perche' non brindare ai nuovi eroi? Chi sono i nuovi eroi? Sono quelli che con abnegazione, umiliati e sfruttati, fieri si guadagnano la pagnotta senza mai dire grazie a nessuno; quelli che, stanchi, tornano a casa senza lamentarsi e si concedono ai figli ed alla moglie; e' quella donna che, nonostante tutto, prega ancora per quel porco che l'ha abbandonata dopo averla messa incinta; quella signora che cresce da sola i propri figli dopo la morte, prematura, del marito e sono quelli che non capiscono niente e non si accorgono di cio' che non va in questo mondo. Tuttavia non dimentichiamo ci di brindare alla cosa piu' importante: a quella cosa che finisce per "no". Cosa? La vulva, no? Eheheh...e allora auguri a tutti: belli e brutti, longhi e cutti, onesti e farabutti...che l'anno nuovo sia migliore...e pieno di azioni e fatti buoni, non solo di buoni propositi...

venerdì 14 dicembre 2007

La poesia del mese scorso


Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza
per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette
almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o
della pioggia incessante.

Lentamente muore
chi abbandona un progetto
prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono
qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di una splendida felicita'.

P. Neruda